Il termine agrumi deriva dal latino “agrumen” (dal sapore agro). Il sapore peculiare di arance, mandarini, clementini, limoni, pompelmo è noto ai più, sicuramente in misura maggiore rispetto alle straordinarie proprietà salutari.
In Basilicata la coltivazione degli agrumi è avvenuta ad opera degli Arabi ed era inizialmente localizzata lungo i fiumi Agri e Sinni, grazie alla disponibilità di acqua. La diffusione è stata possibile in quanto gli agricoltori lucani hanno moltiplicato molti ecotipi locali principalmente sulla costa ionica, caratterizzata da un particolare clima mite e da terreni molto fertili.

Appartenenti alla famiglia delle Rutaceae, sottofamiglia Aurantioideae, genere Citrus, gli agrumi rappresentano una fonte molto importante di fitonutrienti o molecole bioattive. L’importanza nutrizionale degli agrumi era già conosciuta alla fine del XVIII secolo, quando sulle navi venivano imbarcate grandi quantità dei frutti per prevenire lo scorbuto, patologia causata da carenza di acido ascorbico (vitamina C).
La vitamina C è essenziale per la salute umana in quanto contribuisce alla neutralizzazione di radicali liberi dell’ossigeno responsabili dello stress ossidativo, una forma di stress chimico responsabile di danni alle cellule dell’organismo e, di conseguenza, di molte patologie umane e del processo fisiologico dell’invecchiamento.
La vitamina C migliora, inoltre, l’assorbimento intestinale e quindi la biodisponibilità del ferro di tipo non-eme, contenuto nei vegetali. Proprietà di tipo antiossidante, ipocolesterolemizzante, antivirale, e anticancerogena sono state altresì attribuite ad altre fitomolecole molto abbondanti negli agrumi, note come terpenoidi, responsabili della strategia difensiva delle piante.

I carotenoidi, i quali forniscono il colore arancione-rosso alla frutta e alla verdura, sono potenti antiossidanti aventi effetti terapeutici in diverse patologie tra cui le malattie cardiovascolari e l’osteoporosi, ma agiscono anche contro l’infiammazione e il cancro.
Un’altra classe di molecole bioattive di cui gli agrumi sono ricchi è rappresentata dai polifenoli, in particolare i flavonoidi e le antocianine. Gli effetti dei flavonoidi includono principalmente le attività antitrombotica, antischemica, antiossidante e vasorilassante, nonché antinfiammatoria. Le antocianine sono pigmenti non solo dotati di capacità antiossidanti, ma anche in grado di influenzare l’espressione di proteine coinvolti nella regolazione di processi infiammatori e correlati alla progressione tumorale.
Alla luce delle innumerevoli proprietà appare chiara l’importanza di assumere quantità adeguate di agrumi giornalmente, soprattutto in questo periodo dell’anno e in virtù dell’emergenza sanitaria in corso, dal momento che il loro consumo ne rispetta la stagionalità, aspetto che potenzia i benefici descritti.